Durante la nostra missione in Birmania, dopo una notte trascorsa a Yangon nella più lurida stanza d’hotel piena di zanzare e un viaggio di 15 ore nel treno notturno per Mandalay tra varie specie diverse di insetti ed un topo, finalmente arriviamo a Nyaung Shwe nei pressi del lago Inle.
Decidiamo di recarci subito presso l’orfanotrofio cattolico di fratello Felice Tantardini raccomandatoci da una guida turistica Burmese che parlava italiano ed incontrato per caso. Ad accoglierci è Miu, la direttrice dell’orfanotrofio; gentile, sorridente e paziente nel rispondere a tutte le nostre domande sui bambini e nella visita della struttura. Un forte odore di insetticida pervade l’orfanotrofio; è infatti in corso una disinfestazione dei dormitori contro le cimici da letto. Quello che ci lascia di sasso è stata la totale assenza di materassi nei dormitori sostituiti da stuoie e coperte su letti con basi di legno.
Dopo aver lasciato l’orfanotrofio, ci rechiamo subito nell’unico negozio capace di fornirci 37 materassini in meno di 48 ore da consegnare nella nostra successiva visita.
Il giorno successivo, premuniti di giocattoli, andiamo in giro con le bici fuori dal paese per trovare altri orfanelli da aiutare.
Ci imbattiamo per caso nell’orfanotrofio buddista Sasana Yaung Chi. Nessuno viene ad accoglierci. Dei bambini, alcuni dei quali monaci buddisti, girovagano nel grandissimo cortile. Dopo un pò, un giovanissimo insegnante viene verso di noi per rispondere a qualche domanda, ma la comunicazione è davvero difficile vista la sua scarsa conoscenza dell’inglese. Riusciamo a farci accompagnare a vedere gli orfanelli nei loro dormitori. La situazione è davvero tristissima.
Non solo non hanno materassi dove dormire, ma lo stato generale dei dormitori e dei bambini stessi è scioccante. Sporcizia e disordine ovunque, ma soprattutto molti bambini affetti da micosi al cuoio capelluto, vestiti sporchi, alcuni anche scalzi. D’istinto diamo loro i giocattoli che avevamo con noi e vediamo i loro visi trasformarsi e trasmettere gioia e riconoscenza.
Decidiamo di tornare in paese e cercare un’interprete da portare con noi all’orfanotrofio. Ci rivolgiamo all’agenzia di viaggio Zodiac Travels and Tours, spieghiamo la nostra situazione, e la proprietaria Soe Soe ci offre di venire personalmente ma anche di accompagnarci con la sua macchina senza alcun compenso. Scopriamo che i 120 bambini necessitano più di tutto medicine e beni di prima necessità. Tornati nuovamente in paese riusciamo a comprare tutto il necessario: creme per la micosi, pillole per il reflusso gastrico, tachipirina, nurofen, dentifrici, spazzolini, saponi medicati.
La mattina seguente, Soe Soe viene a prenderci in hotel. Noi tre in macchina ed un tuc tuc al seguito, ci rechiamo al negozio per ritirare i materassini ordinati precedentemente e tutti assieme andiamo all’orfanotrofio di fratello Felice Tantardini per consegnarli.
Alcuni orfanelli vengono a prendere i materassini e li portano nelle loro stanze, anche per coloro che sono via dalle loro famiglie durante quel periodo di vacanza scolastica. Trascorriamo un pò di tempo con loro mentre sistemano i materassini; i maschietti sembrano quelli più ordinati. Diamo anche a loro alcuni giocattoli ai quali sembrano più interessati… ovviamente!
Lasciato l’orfanotrofio, torniamo in paese per prendere un boccone e prepararci per consegnare le medicine e i beni di prima necessità agli orfanelli dell’orfanotrofio buddista Sasana. Conosciamo per caso due turisti svizzeri, Sandro e Tamara, che incuriositi dalle nostre magliette Children Do Matter ci chiedono di contribuire. Suggeriamo di comprare della tachipirina e inoltre offrono di comprare dei palloni da calcio che noi avremmo dovuto portare agli orfanelli nel tardo pomeriggio. Arrivati all’orfanotrofio di Sasana, tantissimi bambini, monaci e non, ci vengono all’incontro con i più sinceri sorrisi.
Tutti i bambini sono contenti di giocare con i palloni, alcuni poi scoprono la camera frontale del telefono facendo boccacce. La loro felicità è nell’aria e la nostra emozione è tanta. Impensabile vedere come questi bimbi possano essere felici con così poco.
Si fa buio, gli orfanelli vanno a lavarsi i piedi e dopo un pò ci ritroviamo tutti nel luogo di preghiera. Tutti siedono ordinatamente di fronte al direttore e agli unici due insegnanti. Si mettono quindi tutti in fila, i bambini monaci prima e poi tutti gli altri. Iniziamo a distribuire i saponi medicati, dentifrici e spazzolini agli orfanelli e consegnare le medicine agli insegnanti.
Lasciamo l’orfanotrofio un pò stanchi ma felici; una felicità mai provata, difficile da esprimere. I nostri cuori sono con loro; ritorneremo e faremo molto di più. Nel frattempo gli orfanelli intonano una preghiera buddista affinché tutti gli abitanti della terra siano felici e prosperino in ricchezza e salute.
Lavoro nel campo del marketing digitale e amo viaggiare il più possibile. Ho raggiunto una fase della mia vita in cui sento che è il momento di dare.
Siete forti. Bravi, perseverare nel vostro nobile intento. Si ha più gioia nel dare che nel ricevere! Un abbraccio e un incoraggiamento a tutti e tre.
DANIELA, zia di Rossella.